Abbigliamento e attrezzatura

Per la descrizione del tipo di bicicletta più idoneo a percorrere il Sentiero dei Ducati, si rimanda alla descrizione dei due percorsi (GRAVEL e MTB) perché le loro caratteristiche richiedono mezzi diversi.

Casco

E’ il primo e più importante elemento di sicurezza.
Anche se al momento in Italia non vige l’obbligo del casco per condurre la bicicletta, per il CAI il casco è obbligatorio durante tutta l’attività, sia in salita che in discesa, quale elemento fondamentale della sicurezza.
L’errore è sempre in agguato ed incidenti anche banali possono avere conseguenze gravissime nel caso di traumi alla testa. Ricordiamo sempre che non si è mai soli ed occorre proteggersi anche dagli errori degli altri. 

Scarpe

Sono un altro fondamentale elemento perché effettuano la trasmissione del moto alla bicicletta. Più la suola è rigida e meno energia sarà dispersa; per contro sarà più disagevole la camminata. Esistono modelli dette “all-mountain” simili a scarponcini da trekking ma con la possibilità di utilizzare gli agganci dei pedali. Le scarpe tipo  “cross country” con suola rigida sono efficienti per la pedalata ma pericolose nel camminare su rocce bagnate o superfici dure. Queste scarpe sono sconsigliate per il percorso SD-MTB.

Per i pedali tipo “flat” si dovranno scegliere scarpe che siano un compromesso tra l’aderenza sui pedali e la tenuta sul terreno in fase di camminata.

Occhiali

Sono una fondamentale protezione per gli occhi da sole, vento e pioggia, polvere, rami e schizzi di fango. Si dovrà scegliere un occhiale abbastanza avvolgente, con montatura e lenti che non siano pericolose in caso di cadute o urti. E’ preferibile avere lenti intercambiabili o fotocromatiche che si adattino alle diverse condizioni di luminosità. Per chi ha problemi di vista è preferibile dotarsi di sistemi che non richiedano il cambio occhiali per la consultazione delle carte o degli strumenti di navigazione.

Protezioni

Per un  viaggio con poche difficoltà tecniche, come è il Sentiero dei Ducati, l’utilizzo delle protezioni può portare più problemi che vantaggi. Tuttavia il mercato offre una tale varietà di prodotti, anche leggeri e poco ingombranti, che il loro utilizzo non è impossibile. La miglior protezione rimane sempre la prudenza e la bassa velocità.

Abbigliamento

L’abbigliamento del ciclista deve essere stratificato con diversi livelli di protezione in base alla stagione ed alla quota. In viaggio è importante avere capi versatili che si possano sovrapporre e combinare in modi diversi per adeguarli alle diverse condizioni meteo e di quota.

1° strato (intimo)

E’ lo strato più importante, quello a cui viene affidata l’areazione della parte superiore del corpo e la dispersione del calore. I materiali cambiano a seconda che il capo sia estivo (quindi con necessità di disperdere calore) o invernale (quindi traspirante e che tenga il corpo asciutto). 

2° strato (maglia)

Ha il compito di continuare a trasportare il sudore lontano dal corpo ma allo stesso tempo di offrire una protezione nei confronti dell’aria e di rami, polvere o schizzi di fango. E’ preferibile scegliere materiali studiati per asciugarsi rapidamente. Nel periodo estivo la maglia è generalmente leggera e molto traspirante; in ambiente escursionistico dove esiste il rischio di vegetazione spinosa, è da preferirsi a manica lunga, se possibile larga così che si possa arrotolare.

3° strato (guscio, impermeabile o smanicato)

Protezione dagli agenti atmosferici, freddo, vento o pioggia. Per i primi due vi sono capi smanicati o a manica lunga con membrane antivento che garantiscono anche una buona traspirabilità. Le giacche impermeabili sono sempre un compromesso tra impermeabilità e traspirabilità; le meno traspiranti fanno bagnare più per il sudore che per la pioggia.

Pantaloni

Indumento fondamentale sono i pantaloni con fondello imbottito. Possono essere aderenti o a braga larga con tasche. Il fondello deve essere di ottima qualità e fattura, poiché parti importanti e delicate del corpo vi stanno appoggiate per molte ore. Non si deve iniziare un viaggio con fondelli non sperimentati. 
Copri-pantaloni impermeabili e pantaloni a braga lunga devono avere un sistema di chiusura alla caviglia per evitare che si possano impigliare nella corona.

Protezione per il freddo

Manicotti, gambali, copriscarpe
Sono capi leggeri e di rapida vestizione che servono ad integrare la propria dotazione senza appesantire eccessivamente il bagaglio; sono di materiale sintetico a rapida asciugatura. 

Guanti

Sono da preferirsi a dita lunghe, anche nella stagione estiva, per una maggior protezione da rovi e da cadute. Devono essere imbottiti sul palmo per l’appoggio sul manubrio e lasciare sensibilità sui comandi. Esistono modelli che consentono l’utilizzo di touch screen.

Sottocasco

E’ preferibile interporre uno strato tra testa e casco; una leggera bandana traspirante in estate e un buffer o un sottile passamontagna in inverno.

Calze

Hanno la duplice funzione di favorire l’evaporazione del sudore in estate e mantenere il calore in inverno. Come per la maglia, dovendo spesso transitare in sentieri con rovi o ortiche, una calza lunga anche se leggera è da preferirsi; nel caso si potrà sempre abbassare.

Bagagli / Zaino:

Così come per la bicicletta, si rimanda alla descrizione dei due percorsi (SD-MTB e SD-GRAVEL) perché le loro caratteristiche consigliano sistemi di trasporto diversi. Di seguito si descrive ciò che dovranno contenere. 

Il cicloescursionista deve essere autosufficiente, ovvero in grado di cavarsela con le proprie forze nelle principali evenienze: meteo avverso, guasti, incidenti e ferite.  Il materiale da portare con sé è tanto ed è preferibile affrontare il viaggio in piccolo gruppo così da poter ripartire peso ed ingombro delle attrezzature comuni (meccanica e primo soccorso). 
Dare la precedenza ad attrezzature e abbigliamento tecnico: il ricambio da bici si può benissimo usare anche per la cena in albergo.
Ridurre al minimo il kit di toeletta, con i soli prodotti indispensabili in piccole confezioni da viaggio.
Non possono mai mancare acqua e cibo per la tappa e pila frontale/luci di emergenza.
E’ consigliato portare sempre un s
egaccio a serramanico, soprattutto per il percorso MTB: molti tratti sono su sentieri ed ambienti “escursionistici” che potrebbero risultare sporchi, con rami caduti o vegetazione invasiva.

Kit di riparazione

Ogni bici è diversa; verificare che gli attrezzi ed i ricambi siano appropriati

  • Camere d’aria, pezze e mastice, pezza copertone per tagli, pompa, “gonfia e riparti”; per copertoni tubeless valvola di scorta, kit di riparazione tubeless, bombolette a pressione per tallonare. 
  • Smaglia catena, maglia di giunzione rapida, olio catena, piccolo straccio, guanti di nitrile.
  • Multiattrezzo con chiavi a brugola e Torkx, cacciaviti, tira raggi, cacciacopertoni, pinza a becco, cagnetta. 
  • Forcellino del cambio di scorta, pastiglie dei freni, filo del cambio, alcuni raggi. 
  • Fascette da elettricista, nastro “americano” e isolante, viteria minima di scorta.
  • Pompa per ammortizzatore (almeno uno nel gruppo).
Orientamento

Carte escursionistiche della zona, relazioni e road book del percorso, gps con batterie di scorta + altro sistema di navigazione (smartphone con app di navigazione o conta km per road book); sempre utile la bussola per chi la sa usare così come un altimetro barometrico, anche per valutare le variazioni meteo. Per chi utilizza il telefono anche per foto e/o navigazione, è indispensabile la batteria di scorta. E’ consigliato l’utilizzo di una applicazione per la geo-localizzazione in caso di incidente con chiamata al soccorso alpino. Per i soci CAI è gratuita la Geo Rescue  https://wp.georesq.it/.
Tutti gli smartphone consentono la geolocalizzazione con determinazione delle coordinate geografiche anche in assenza di campo telefonico.

Utilizzare strumenti già collaudati e che si padroneggiano; meglio non improvvisare durante il viaggio.

Kit di primo soccorso

Nelle zone di montagna può passare molto tempo prima che arrivino i soccorsi; a volte il comportamento dei compagni ed il KIT di cui si dispone possono fare la differenza. Per chi frequenta spesso gli ambienti montani o isolati è consigliabile un corso BLS con particolare attenzione agli ambienti ostili. Queste le cose indispensabili da portare: 

Fischietto da soccorso, garze e cerotti, bende autoaderenti, disinfettante, guanti monouso, repellente per insetti, forbice, pinzette, telo isotermico, steril strip, istruzioni di BLS e chiamata di soccorso. 

Per i più esperti: mascherina facciale per ventilazione, laccio emostatico, fumogeno a polvere. 

Buste di ghiaccio secco (in plastica) e cerotti antidolorifici possono essere utili nel caso di cadute. Ricordarsi che si deve essere in grado di effettuare la chiamata: telefono carico e funzionante, sapere sempre dove ci si trova e saper determinare le coordinate, verificare spesso la presenza del campo.

Farmacia e protezione dal sole

Solo i medici possono somministrare farmaci; ognuno deve avere con sé le cose che è abituato ad utilizzare per le comuni evenienze. Ad esempio antiinfiammatori, antidolorifici, problemi di stomaco o intestinali E’ bene avere dei sali o prodotti per bevande isotoniche così come barrette o altri integratori a rapido assorbimento per eventuali crisi di fame e stanchezza.

Portare ed utilizzare creme solari ad alta protezione e già sperimentate. 

Chi soffre di gravi allergie o altre patologie a rischio di crisi cardiache o respiratorie e dispone di farmaci salvavita, ne deve informare i compagni di viaggio e dare loro le istruzioni e la preventiva autorizzazione alla loro somministrazione. 

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